Nell’immaginario popolare il termine punk viene spesso associato ad un animale: il cane. Scopriamo se c’è un fondo di verità facendo qualche domanda al cantante di un gruppo che è in attività dal 1999 e di cui sono una grande fan: L’Invasione Degli Omini Verdi.
Ale, condividi la casa con uno o più cani o hai avuto esperienze in passato? Ale: "Sì, ho 2 cani. Un Cocker Spaniel di cinque anni e un Pinscher di un anno e mezzo." Qual è la cosa che preferisci del vivere con un cane? |
E cosa, invece, non sopporti o un po’ ti pesa?
Ale: "La cosa che mi pesa, per modo di dire, è raccogliere la cacca di Joy (il Pinscher) quando ce la fa in casa sotto al naso... :-) ma, ripeto, se decidi di avere due cani sai perfettamente a cosa vai incontro e quindi accetti anche le cacche in casa!"
Qual è l’episodio più bello o più divertente legato ad un cane?
Ale: "Marley (il Cocker) mi fa morire quando si tuffa in acqua a caccia di pietre sul fondo e poi le sistema sulla riva a suo piacimento seguendo uno schema ben preciso, una volta ha addirittura fatto un semicerchio perfetto! Joy è un cagnolino che abbiamo preso in canile cinque mesi fa, ha fatto dei grossi cambiamenti, è diventato più affettuoso anche se resta sempre un ‘piccolo Satana’, è instancabile e non ti lascia in pace un attimo, fa il duro con tutti per circa venti secondi e poi ti porta un giocattolo...ciò che più mi piace di Joy è quando gioca con Marley, sono fantastici insieme!"
Come ti organizzi quando devi spostarti per i concerti?
Ale: "Quando andiamo a suonare Marley e Joy restano a casa da soli, si fanno compagnia e sono bravissimi, ho la fortuna che i miei genitori vivano a pochi passi da me e quindi passano loro a dargli la pappa e a portarli fuori a fare i bisogni."
All’interno del vostro album Il Banco Piange è presente una canzone che si scaglia contro il maltrattamento degli animali, concentrandosi in particolare sulla crudele pratica della sperimentazione su cavie animali (crudele a partire dalla detenzione soprattutto di mammiferi in luoghi, spazi e condizioni non idonee alla loro etologia e psicologia fino ad arrivare ai trattamenti a cui vengono sottoposti gli stessi sui tavoli dei laboratori).
Il brano in questione, L’Ultima Cavia, ha un forte impatto emotivo che smuove le coscienze di chi lo ascolta e dà, inoltre, una speranza a chi da tempo si batte per la sostituzione dei modelli animali con modelli alternativi.
Com’è portare sul palco una canzone che tratta un tema così difficile?
Ale: "Vivendo con due cani viene spontaneo ribellarsi a chi maltratta gli animali, a chi li alleva per poi utilizzarli in esperimenti scientifici che poi, alla fine, sono relativamente importanti perchè l'ultima cavia è sempre e comunque l'essere umano. Quindi mi chiedo perchè questi esperimenti non li facciano direttamente sull'essere umano. Perchè ha una coscienza? I cani e gli altri animali non ce l'hanno? Io li metto entrambi sullo stesso piano, non vedo alcuna differenza. Anzi sì, gli animali, e specialmente i cani, sono molto più razionali e rispettosi dell'essere umano e non fanno differenze di razza o religione.
L'Ultima Cavia è stata scritta proprio per questo, per smuovere un po' le coscienze, per far capire che la vivisezione è una presa per il culo perchè l'ultima cavia siamo noi esseri umani!"
Grazie Ale!
Ale: "Grazie mille a te!"
Intervista a cura di
Francesca Ravagnati |
Buon ascolto!!!
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